Agenesia dei settori anteriori: scelte terapeutiche e prognosi a lungo termine (prima parte)

XX Congresso Nazionale SIdP 2018

Stefano Parma Benfenati, Aldo Crescini, Andrea Savi

Le agenesie dei settori anteriori rappresentano un problema che coinvolge più specialisti.

Occorre valutare precocemente tale condizione per intraprendere un percorso multidisciplinare.

Un interesse particolare viene rivolto alle agenesie più frequenti del settore estetico quelle relative agli incisivi laterali, che colpiscono prevalentemente il sesso femminile.

È necessario decidere se aprire o chiudere gli spazi, con una attenzione particolare alla gestione di pazienti in giovane età dove resta fondamentale un approccio conservativo.

Le possibilità terapeutiche si sono evolute nel tempo attraverso l'utilizzo di materiali innovativi che consentono oggi un trattamento molto più conservativo rispetto al passato.

Nel corso vengono prese in considerazione le varie possibilità terapeutiche in caso di agenesie dei settori anteriori e in particolare presentato un protocollo multidisciplinare che i Relatori seguono da oltre 20 anni con un'evoluzione legata ai materiali ceramici adesivi.

Domande alle quali i Relatori daranno risposta:

  1. La chiusura degli spazi con alterazione dell’occlusione e perdita della guida canina espone la dentatura di un giovane paziente a maggiori rischi nel lungo termine?
  2. Con l’apertura degli spazi e relativa soluzione implanto-protesica quali possono essere le difficoltà tecniche e le eventuali complicanze?  Qual è la prognosi a lungo termine?
  3. Nel caso di soluzione protesica con Maryland bridge quali sono i fattori decisionali e prognostici che portano a realizzare una protesi con struttura metallica o metal-free?
  4. Per compensare un deficit tissutale orizzontale con un incremento dei tessuti molli, la scelta tra la tecnica del roll-flap e il prelievo palatino è dettata principalmente dal grado di deficit orizzontale, dalla soluzione protesica programmata o da entrambi?