Ricostruzioni ossee mediante innesti omologhi

XV Congresso Internazionale SIdP 2013

Matteo Chiapasco

In caso di grave atrofia dei mascellari parzialmente o totalmente edentuli gli innesti ossei rappresentano ancora oggi, quando impianti inclinati o di ridotte dimensioni non siano utilizzabili, una delle poche possibilità ricostruttive che consenta l'inserimento di impianti osseointegrati a scopo implantologico.

In caso di atrofia grave si deve spesso ricorrere a innesti con prelievi extraorali molto predicibili e supportati da vasta letteratura, ma gravati da rilevante morbilità.

Per ovviare a questo non trascurabile inconveniente, in anni recenti è stato proposto l'utilizzo di innesti omologhi “fresh frozen”. I risultati sono tuttavia contraddittori, sia per il ridotto numero di casi che per la letteratura ancora insufficiente.

Lo scopo di questa presentazione è di esporre i risultati preliminari di uno studio comparativo tra le due tecniche mostrando vantaggi e limiti di ciascuna procedura.