I nuovi risultati nella caccia all’infinitamente piccolo con l’lhc al cern

XV Congresso Internazionale SIdP 2013

Lucio Rossi

Il Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra è il più grande strumento scientifico del mondo. Lungo 27 km e posto in un tunnel a una profondità di 100 m, è basato su 1700 grandi superconduttori. Grazie alla superconduttività le particelle possono essere accelerate fino a energie prossime a quelle del Big Bang, svelandoci alcuni segreti riguardanti la nostra origine. Lo scorso 4 luglio gli esperimenti di LHC, ATLAS e CMS, hanno annunciato la scoperta del fatidico “bosone di Higgs”: detto anche la “particella di Dio”, essa è il tassello che ancora mancava per completare il nostro quadro di base dell’infinitamente piccolo. Ma la caccia a LHC continua per capire le proprietà della particella Higgs, nella speranza di dare una risposta anche ad alcune grandi questioni cosmologiche come la natura della materia e energia oscura. A tal fine al CERN nuove tecnologie ancora più potenti sono messe a punto per poter rendere LHC ancora più luminoso e spingerci sempre più avanti verso la nostra origine.