Appropriatezza delle procedure diagnostiche

XIX Congresso Nazionale SIdP 2016

Leonardo Trombelli con Luigi Minenna e Guerino Paolantoni

La diagnosi di parodontite e di perimplantite si basa sulla raccolta di informazioni anamnestiche del paziente e di parametri clinici e radiografici che descrivono eventuali alterazioni patologiche subite dai tessuti di supporto di denti e impianti. La registrazione dei parametri clinici all’interno di una cartella dedicata permette non solo di inquadrare lo stato di salute parodontale e/o perimplantare complessivo del paziente, ma di poter ripetere e confrontare nel tempo in maniera sistematica lo stesso esame, fornendo informazioni sul decorso della malattia, sulla prognosi del caso e sulla performance terapeutica.

Durante la relazione sarà analizzata l’appropriatezza delle procedure diagnostiche per definire un caso di parodontite e/o perimplantite e l’eventuale contributo dato dalle più moderne tecnologie nella definizione diagnostica e sull’impostazione del percorso terapeutico.

La terapia implantare è una modalità di trattamento utile per sostituire elementi dentali mancanti e perché possa soddisfare appieno le esigenze estetico-funzionali dei pazienti necessita di un percorso clinico estremamente rigoroso. Parte fondamentale è la fase diagnostica, che si esprime attraverso una serie di procedure indispensabili tra cui una valutazione anamnestica, un esame obiettivo e una indagine radiografica. Stabilita l’assenza di fattori di rischio sistemico, un elemento imprescindibile è appunto l’esame radiografico, che ci permette di valutare lo stato della dentizione residua, e delle zone edentule, nonché, di individuare la presenza di patologie o anomalie anatomiche nel distretto di interesse. L’obiettivo che un clinico deve porsi è quello di individuare tra le diverse tipologie di esami radiografici disponibili, le endorali, le ortopantomografie e le tomografie volumetriche digitali quelle che rappresentino per quel determinato paziente la migliore ottimizzazione ed il miglior rapporto costi-benefici, assicurando cioè tutte le informazioni necessarie alla più bassa esposizione alle radiazioni ionizzati.